Un inizio d’estate, che per Ac Lucca ha il profumo di una piccola vittoria: i prossimi scuolabus del Comune di Lucca saranno infatti dotati di cinture di sicurezza. È quanto si legge nel capitolato emesso per avviare la procedura di appalto per il prossimo triennio. Un successo che, inevitabilmente, porta anche la firma dell’Automobile Club Lucchese, impegnato nella campagna “A scuola sicuri”, avviata nel settembre 2017 proprio per rendere obbligatoria la presenza delle cinture di sicurezza sugli scuolabus. Una campagna che ha coinvolto, in prima battuta, gli enti locali, che proprio attraverso i capitolati di gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico hanno la possibilità di invertire la rotta e scrivere una strada nuova. E che, per estensione, arriva a coinvolgere lo stesso Parlamento, organo legislativo chiamato a revisionare le leggi e a introdurne di nuove.
«Accogliamo – ha detto il direttore di Ac Lucca, Luca Sangiorgio – con enorme soddisfazione la decisione del Comune di Lucca di aver inserito tra i requisiti della gara di appalto per il trasporto scolastico il fatto di garantire l’impiego di scuolabus dotati di cinture. Possiamo considerarla davvero una piccola vittoria che ci riempie di orgoglio e di speranza per il futuro. Vogliamo complimentarci con l’amministrazione Tambellini per la sensibilità che ha dimostrato in questa circostanza».
«La campagna “A scuola sicuri” – continua – nasce nel 2017, quando, dopo un incontro a scuola, alla primaria di San Donato, ci accorgemmo di questa stortura normativa: il codice della strada impone l’uso delle cinture di sicurezza, laddove presenti, ma non ne rende obbligatoria l’installazione sugli autobus e gli scuolabus che trasportano bambini e ragazzi. Un controsenso normativo, una falla che da allora cerchiamo di chiudere con l’unico obiettivo di garantire a tutti i viaggiatori un trasporto scolastico sicuro e adeguato. È inutile infatti fare lezioni di educazione stradale se, poche ore dopo, i ragazzi salgono su mezzi sprovvisti di cinture, disattendendo quindi l’insegnamento che hanno poco prima ricevuto: rispettare il codice della strada e assumere comportamenti che mettano in sicurezza se stessi e gli altri è un passaggio culturale, che passa direttamente dall’educazione e che si apprende da piccoli. È proprio sui più giovani che si concentrano le nostre principali attenzioni, perché sono loro gli ambasciatori della sicurezza stradale di domani».
La battaglia di civiltà “A scuola sicuri”, dunque, va avanti. Chiunque può partecipare, fornendo il proprio contributo, segnalando buone o cattive pratiche all’indirizzo ascuolasicuri@lucca.aci.it.
Per ulteriori info: http://www.lucca.aci.it/A-SCUOLA-SICURI